mercoledì 2 dicembre 2015

Il mistero del cosfi : il CEI praticamente ammette il problema ?

Ho scritto molto sul problema del cosfi.
Moltissimi quadri elettrici di potenza in uso sono insicuri in quanto gli interruttori automatici non sono utilizzati nell'ambito delle prestazioni garantite dal costruttore.
Non sono stati recepiti i miei sforzi di far inserire nella norma tecnica una semplicissima regola di progettazione che preveda che il progettista verifichi oltre all'adeguato potere di interruzione che anche il cosfi della impedenza di corto circuito dell'impianto sia inferiore  o al massimo uguale a quello di prova dell'interruttore, cioè a quello per il quale il costruttore lo garantisce.
E' assodato che un uso improprio sotto l'aspetto predetto non è a regola d'arte : già nel 1999 l'ing. Alberici, allora Segretario Tecnico del CEI, lo aveva ammesso pubblicamente.
Se scoppia l'interruttore sotto agli occhi di chi lo chiude su corto circuito o se lo scoppio innesca un incendio che distrugge il Power Center, di chi la colpa !!  Non c'è dubbio alcuno : senz'altro del progettista o dell'installatore o del quadrista secondo la situazione.  Io proporrei di coinvolgere nelle responsabilità anche l'Ente Normatore, visto che era a conoscenza del problema e che nulla ha fatto per risolverlo e visto che in molte situazioni i professionisti non lo possono risolvere a meno di scelte che sembrano almeno in Italia tecnicamente improponibili.
Chiederei in proposito di arrivare dopo decenni almeno ad un chiarimento!
Comunque qualche imbarazzo da parte del CEI sembra sussistere.
Prego i colleghi di esaminare il paragrafo 5.1.3 della norma CEI 0-21 in vigore. Insieme ai valori della corrente di corto circuito massima da considerare la norma propone di "considerare ?" anche il fattore di potenza. delle stesse correnti di corto circuito. Cosa si vuol dire ??
Vi prego di considerare anche la figura 6 riportata al paragrafo 7.4.4 della stessa norma, che rappresenta la situazione concessa dalla norma, per cui è possibile l'installazione fino a 3 Dispostivi Generali di Linea ( DGL ), ciascuno a protezione di una singola linea di utenza, in alternativa al DG.
Approfondiremo la questione in un prossimo futuro, appena ne avrò il tempo.
Anticipo solo che vedo in questa precisazione ( tabella ) del Distributore e del CEI  una mossa eseguita in parte anche per liberarsi di una quota di responsabilità sul problema che dal 1999 ho sollevato pubblicamente.
Ricordo solo che il calcolo del cosfi è una azione che i progettisti sanno fare bene e che ne valorizza il ruolo.