sabato 28 febbraio 2009

ASPETTI CRITICABILI DELLA NORMA IEC 62305-1 to 5, CEI EN 62305 -1 a 4, CEI 81-10

Ho manifestato nel passato in almeno in tre occasioni le mie grosse perplessità nei confronti di alcuni contenuti come dell'impianto generale della norma CEI 81-4 e recentemente anche della norma CEI 81-10. Esse sono state manifestate con lettere rivolte all'AEIT. Sono riuscito sempre con molta fatica a farle pubblicare sulla rivista AEIT dell'associazione. Ho toccato con mano che presso l'AEIT interessa molto di più che l'immagine del CEI non risulti danneggiata che non la sicurezza e gli interessi dei cittadini.
Ho letto non proprio per caso un articolo in internet del prof. C. Bouquegneau, prorettore della Facoltà Politecnico di Mons in Belgio dal titolo " A Critical Wiew on the Lightning Protection International Standard" e vi ho trovato molte osservazioni interessanti e vicine in qualche modo alle mie ben più povere osservazioni. Trascrivo più sotto senza ulteriori commenti uno stralcio significativo di quanto ho letto, ricordando a tutti l'autorevolezza della fonte.

WE ARE GOING TO FOCUS ON THE BASIC PRINCIPLES LEADING TO A NOT STRAIGHTFORWORD INTERNATIONAL CONSENSUS AND CRITICISE SOME SPECIFIC APPROACHES, REPELLING SOME OTHER ONES EMPHASISED IN SOME COUNTRIES AND ESSENZIALLY BASED ON MORE COMMERCIAL THAN SCIENTIFIC ARGUMENTS.

NORMA CEI EN 62305-2, CEI 81-10, IMPORTANTI SOTTACIUTE NOVITA'

In fase progettuale si deve rivedere completamente la sensibilità in passato acquisita in merito alla valutazione dell'autoprotezione degli edifici anche nell'ambito residenziale. Ciò è dovuto all'improvviso, poco giustificato e consistente aumento subito dai coefficienti previsti dalla norma CEI 81-10 per la determinazione del relativo rischio. L'argomento è trattato nell'articolo dal titolo "Protezione contro i fulmini" apparso sul numero di febbraio della rivista Contatto Elettrico, BEMA editrice MILANO.