mercoledì 16 giugno 2010

Regola tecnica CEI di connessione BT - CEI 0-16

E' stata presentata, credo oggi 17 giugno 2010, al pubblico per commenti con il numero progtressivo C.1058 il seguente progetto CEI:
Regola tecnica di riferimento per la connessione di utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica.
Riportiamo sotto tra virgolette il testo con il quale il documento viene presentato nel sito CEI, per raccogliere commenti utili prima della stesura finale del documento.
"La presente Norma tecnica e' stata elaborata da un gruppo di lavoro con rappresentanti dei Soci CEI interessati e coinvolti dalla futura applicazione della Norma; questo costituira' l'allegato tecnico alle delibere in materia che saranno adottate dall'Autorita' per l'energia elettrica e il gas. Il documento tratta della connessione degli Utenti attivi e passivi alle reti di Bassa tensione delle imprese distributrici di energia elettrica, e costituisce il completamento alla Norma CEI 0-16, oggi in vigore, riguardante la regola tecnica di connessione alle reti di distribuzione in AT ed MT. Il documento e' stato avviato all’Inchiesta Pubblica per ottenerne commenti utili al fine del miglioramento del testo sia in relazione ai contenuti tecnici che editoriali. Si raccomanda, perche' possano successivamente essere analizzati con facilita', che i commenti siano di tipo puntuale, con il riferimento alla numerazione dei vari capitoli, paragrafi, ecc. Per questo scopo si prega di utilizzare il "form for comments" (www.ceiweb.it/documenti/FormularioIP.doc) che, debitamente compilato, potra' essere inviato al CEI all’indirizzo E-Mail: dt@ceiweb.it."
Dispiace dover osservare che il documento non sia stampabile e che si costringa il tecnico, non socio CEI, che volesse produrre osservazioni e commenti a leggersi 90 pagine a video.
Credo che pochi saranno i commenti che perverranno al CEI dagli utilizzatori che non sono soci CEI e dello specifico gruppo di lavoro, ma che pur sono coinvolti dal contenuto della norma, visti i pesanti limiti di una procedura che non consente all'interessato di stampare e leggersi senza condizionamenti il documento da studiare.
Mentre da un lato il CEI dichiara in ogni occasione che la norma è condivisa, sembra di contro evidente una profonda discriminazione tra i soci CEI e la categoria più debole degli utilizzatori finali, i cui interessi alla fine non si può affermare siano debitamente tutelati.
Mi chiedo se anche i documenti relativi alle proposte di legge in Italia non siano stampabili.
Possiamo migliorare questa situazione ?