mercoledì 31 dicembre 2008

GUIDA CEI 64-12, n. 2, Nuova edizione, progetto C1000 - SOLDI SPRECATI?

Oltre alle considerazioni già proposte nel POST GUIDA CEI 64-12, n. 1, Nuova edizione, progetto C1000 - SOLDI SPRECATI? di novembre 2008 aggiungiamo quanto segue.
Il "rifacimento" della norma è dovuto all’aggiornamento dei riferimenti di legge e delle norme tecniche.
Ebbene a pag. 2 il titolo riportato del DM 22 gennaio 2008, n. 37 sembra errato in quanto si riferisce solo agli "impianti elettrici negli edifici" e non a tutti i tipi di impianti. Il titolo esatto della legge è diverso e comunque si riferisce agli impianti "interni degli edifici" ( a tutti e non solo agli impianti elettrici !).
L'utente è indotto ad acquistare il nuovo costoso documento pensando che di trovarvi importanti novità, che non troverà mai. In realtà lo stesso aggiornamento dei riferimentche di legge e di norme tecniche ( qualche riga delle 65 pagine ) è poco curato.
Sembra che nessuno di competente abbia riletto la bozza delle variazioni prima della diffusione del documento in inchiesta pubblica.
Comunque numerose sono le modiche che si sarebbero potute apportare al documento. In proposito si vedano i numerosi spunti contenuti nella relazione dal titolo LE VERIFICHE DEGLI IMPIANTI DI TERRA , L'IMPORTANTE RUOLO DEGLI INGEGNERI, presentata nell'incontro tecnico avvenuto il 17 novembre 2005 presso la sede del Collegio degli Ingegneri di Padova e disponibile con Google utilizzando le seguenti parole chiave "Norma CEI 64-12, le verifiche degli impianti di terra" .
Il documento dimostra con puntualità e con dovizia di osservazioni come la guida del CEI non risulti all'altezza delle attese dei suoi utenti.

giovedì 25 dicembre 2008

Progetto C1008, Guida CEI 64-100/2 Quale consenso ? n. 2

Su ogni facciata del documento posto in inchiesta pubblica compaiono tre vistosissime scritte, il cui testo è il seguente : "progetto in inchiesta pubblica"
Tali scritte impediscono in qualche situazione di interpretare correttamente il testo del documento, come ( è solo un esempio tra i tanti ) nella terz’ultima riga e nella quint’ultima riga di pag. 10.
La norma già non è stampabile e il normatore aggiunge di proposito alla difficoltà di dover leggere il testo solo a video ( si tratta spesso anche di centinaia di pagine ), anche nuove difficoltà "artificiali", quale quella appena descritta.
Da quanto osservato si può legittimamente supporre che al CEI poco niente interessi il contributo in osservazioni e commenti che può venire dall'esame del documento nella fase di inchiesta pubblica.
Sembrano chiaramente prevalere interessi economici all'incremento del consenso di tutte le categorie toccate dai contenuti delle norme tecniche.
E dire che importanti finanziamenti statali, cioè a spese dei contribuenti, sostengono l'attività del Comitato Elettrotecnico Italiano.
Chiediamo al CEI di consentire la stampa dei documenti che compaiono in inchiesta pubblica.
Chiediamo al CEI di eliminare le scritte disturbatrici sopra indicate negli stessi documenti. Le scritte in grassetto che campeggiano in testa ad ogni pagina sono sufficienti per avvertire che il documento in esame non è definitivo e che può subire modifiche e non disturbano il lettore.
In questo modo si favorisce il consenso.

mercoledì 24 dicembre 2008

Progetto C1008, Guida CEI 64-100/2 Quale consenso ? n. 1

Il giorno 23 dicembre 2008 è uscito in inchiesta pubblica presso il Comitato Elettrotecnico Italiano il documento C1008, Guida CEI 64-100/2, Edilizia residenziale. Guida per la predisposizione delle infrastrutture per gli impianti elettrici, elettronici e per telecomunicazioni. parte 2 - Unità immobiliari ( appartamenti ).

Per giorni e giorni non è uscito niente di nuovo in inchiesta pubblica presso il sito del CEI. Improvvisamente proprio l'antivigilia di Natale, proprio quando le persone sono prese anche da mille altri problemi, si inizia a sottoporre ad inchiesta pubblica una guida che si rivolge ad un pubblico molto vasto.

Mi sbaglierò, ma a me sembra che la scelta della data di inizio della fase di inchiesta pubblica testimoni più che il desiderio dei normatori di acquisire commenti, la volontà di mettere a disposizione del pubblico il meno possibile il testo da commentare. Generalmente infatti una gran parte delle persone tornano ad occuparsi di lavoro e di problemi affini solo dopo il 6 gennaio, quando cioè già due settimane delle otto disponibili per l'esame pubblico sono trascorse.

Nel passato qualcosa di simile è stato studiato dal CEI in occasione delle ferie estive.

Non è proprio forse del tutto vero che il CEI cerca il consenso di tutte le categorie interessate/coinvolte dal prodotto normativo. Il CEI sembra più preoccupato del fatto che molti potenziali acquirenti dei documenti normativi acquisiscano il documento in esame sotto forma di progetto, scaricandolo via internet dal suo sito, e non acquistino più le norme tecniche nelle loro vesti ufficiali definitivamente approvate.

domenica 21 dicembre 2008

La norma CEI 0-16 in contraddizione con la norma CEI 0-4, n. 2

Per enfatizzare quanto già detto nel nostro POST "La norma CEI 0-16 in contraddizione con la norma CEI 0-4, n. 1", ricordiamo che nel documento DK 5600 ( V edizione 2006 ) , Criteri di allacciamento di clienti alla rete MT della distribuzione, oggi sostituito dalla norma CEI 0-16, al punto 6.2 stava scritto " L'impianto del cliente deve essere rispondente alla vigente legislazione ed alle norme del Comitato Elettrotecnico Italiano ( CEI )".
Gli esperti inseriti dall'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas ( Aeeg ) nella commissione CEI di lavoro hanno smascherato l'abuso, che avevamo denunciato senza successo già qualche anno fa.
Resta comunque incredibile che in tutte le precedente edizioni della DK5600 dell'Enel fosse presente un errore grave ed evidente sul piano del diritto, senza che nessuna autorità del settore se ne accorgesse e lo denunciasse.

Complimenti all'Aeeg e ai suoi esperti.

mercoledì 17 dicembre 2008

La norma CEI 0-16 in contraddizione con la norma CEI 0-4, n. 1

Nel POST datato 10 novembre 2008 dal titolo CEI 0-4, Errore grave ? Nessun controllo ? ho denunciato un errore grave presente nella norma CEI 0-4. A riprova di quanto avessi ragione riportiamo quanto in netta contrapposizione si trova scritto nella più recente norma CEI 0-16: " Gli impianti oggetto della presente Norma devono essere costruiti a regola d’arte e a tal fine è sufficiente la rispondenza alle norme del Comitato Elettrotecnico Italiano ( CEI ). I riferimenti a tutte le norme CEI nel presente testo devono essere intesi in tal senso." Concludo che risulta sconcertante rilevare simili contraddizioni nei documenti ufficiali e che non parlo a vanvera quando affermo che manca qualche volta di troppo sorprendentemente un controllo serio sui contenuti dei documenti normativi.

sabato 6 dicembre 2008

- Nt NELLA CEI 81-3 OBSOLETI? n.4 PRIME CONCLUSIONI

Andiamo alle conclusioni.
Quest’anno ho seguito il sito del SIRF. In esso alle ore 14 e 15’si afferma che ad oggi 6 dicembre ’08 erano caduti circa 1.132.385 fulmini in Italia, che nell’ultima ora ne erano caduti 35 e che nella giornata non ancora conclusa 950. È presente anche una cartina dell’Italia che indica dove sono caduti e in quale sequenza i fulmini nell’ultima ora. In tale cartina sono indicati anche i fulmini che cadono fuori dei confini e nei mari che circondano l’Italia. Sembra pertanto più giusto pensare che i numeri automaticamente riportati nella pagina web e messi a disposizione dal sistema di rilevazione riguardino tutti i fulmini che compaiono nella piantina, cioè ad esempio anche quelli caduti in mare.
A giudicare da quanto ho potuto osservare da un anno a questa parte di osservazioni personali sembra potersi affermare che i fulmini caduti in mare siano circa la metà del numero totale rilevato ( si accettano al riguardo ulteriori precisazioni !). Se così fosse potremmo concludere che il numero medio di fulmini caduti in Italia per kilometro quadrato quest’anno dovrebbe risultare circa pari a ( 1.132.385 /2/ 300.000 x 12/11,2 ) a 2,02. A. Il valor medio che invece si può ricavare dall’esame della piantina dell’Italia messa nel passato a disposizione degli utenti dai normatori risulta pari a circa 2,5 con limitati possibili scostamenti. Solo da questa osservazione si ricava un fattore di sovradimensionamento pari a 1,25. Si deve tener conto che il presente anno, 2008, sembra da considerarsi un anno turbolento sotto il profilo dei temporali. Naturalmente il coefficiente di sovradimensionamento finale dovrebbe far riferimento a tutti gli anni precedenti. Per quanto riportato nei precedenti "post" del presente blog "Nt nella CEI 81-3 obsoleti?, n.1, n.2 e n. 3" le cose potrebbero modificarsi solo nel senso di un incremento del sovradimensionamento.
Se poi tutte le zone contrassegnate con 4 fulmini per kmquadrato per anno contraddistinguono le zone con un valore compreso tra 2,5 e 4, il relativo coefficiente di sovradimensionamento vale 1,6.
Se ancora tutte le zone contrassegnate con 2,5 fulmini per kmquadrato per anno contraddistinguono le zone con un valore compreso tra 1,5 e 2,5, il relativo coefficiente di sovradimensionamento vale 1,66.
Se tutte le zone contrassegnate con 1,5 fulmini per kmquadrato per anno contraddistinguono le zone con un valore compreso tra 0 e 1,5, il relativo coefficiente di sovradimensionamento vale 2.
Senza approfondire ulteriormente e considerando solo a vista il peso/consistenza delle varie aree il valore medio del coefficiente di sovradimensionamento, a ciò dovuto, che ne esce è 1,66.
Il valore complessivo che ne risulta è pari al prodotto dei due coefficienti ( 1,25 x 1,66 ) e cioè pari circa a 2.
Nel ragionamento che abbiamo condotto in altri "post" del blog, nei quali si propone la grave affermazione che i calcoli di verifica dell’autoprotezione proposti dalla norma CEI 81-10 non hanno praticamente senso alcuno, abbiamo ipotizzato un valore del coefficiente di sovradimensionamento inferiore a quello oggi proposto. Ciò rafforza la nostra conclusione, cioè che la procedura di verifica oggi utilizzata dalla norma CEI 81-10/2 ha scarsissimo ( nullo ? ) rigore scientifico.
Se un sovradimensionamento medio di 200 volte ( 266 volte recependo l'ultima osservazione ) del risultato può essere, in mancanza di meglio, non senza sbigottimento, sopportato in materia di sicurezza in relazione alla perdita di vite umane, esso è sicuramente inaccettabile in altre situazioni, ad esempio nel caso di valutazioni di convenienza economica.
Perchè non approfondire!!?? C'è un errore !?