domenica 4 dicembre 2011

La norma CEI 64-8 e il dimensionamento dei condotti sbarra

E’ stato pubblicato il Progetto C. 1083 di variante alla parte 4 della norma CEI 64-8 con data di scadenza 12-01-2012.
La variante prevede l’inserzione di un nuovo articolo: il 434.3.3, che tratta dei condotti sbarra. In detto articolo si da finalmente atto che la verifica della tenuta meccanica delle apparecchiature e componenti agli sforzi elettrodinamici dovuti alla corrente di cresta in caso di corto circuito va sempre effettuata.
Ecco il testo del nuovo articolo proposto, che probabilmente andrà finalmente ad arricchire la norma CEI 64-8.
"434.3.3 Per i sistemi di condotti sbarre conformi alla Norma EN 60439-2 e per i sistemi di alimentazione a binario elettrificato conforme alla serie EN 61534, deve essere applicata una delle seguenti prescrizioni:
La corrente di breve durata ammissibile nominale ( Icw ) e la corrente nominale di tenuta al picco del sistema di condotti sbarre o di binario elettrificato non devono essere inferiori ai valori di corrente di corto circuito presunta e di picco della corrente di corto circuito presunta, rispettivamente. Il tempo massimo per cui si definisce l’Icw ( per i sistemi di condotto sbarre o di binario elettrificato ) non deve essere inferiore al massimo tempo di intervento del dispositivo di protezione.
La corrente condizionale di corto circuito del sistema di condotto sbarre o di binario elettrificato associato con uno specifico dispositivo non deve essere inferiore alla corrente di corto circuito presunta.”
Ci son voluti ben 12 anni affinchè una segnalazione importante, anche se in qualche misura indiretta, (www.angelfire.com/al/CommissioneElettrica/letaeicei.html ) a favore di una più certa realizzazione, a costo zero, di impianti sicuri, fosse recepita dagli esperti del Comitato Elettrotecnico Italiano. Ciò forse è dovuto al fatto che, anche se si tratta di una precisazione, che indiscutibilmente si pone a favore della sicurezza degli operatori e delle cose ( vedasi ad esempio in questo stesso blog il post del 23 novembre u.s. ), a ben guardare va contro gli interessi immediati dei costruttori ( leggasi costi di modifica delle sale prove !! ), che sono ben presenti nei comitati.
Questo dovrebbe far riflettere però sulla efficacia del CEI nella troppo sbandierata tutela degli interessi dei cittadini. Ritengo che si possa e si debba far qualcosa per migluiorare la situazione.
Comunque rileviamo un segno positivo. Un grazie si deve a chi si è prodigato per l'inserimento del nuovo articolo nel testo della norma CEI 64-8. Esso suonerà certo come campanello d'allarme in tutta generalità.
Non abbiamo letto ancora il testo di tutte le novità introdotte con la nuova variante. Tale testo purtroppo e inspiegabilmente!, se si pensa all'obbiettivo che con la sua pubblicazione ci si pone, può essere letto solo a video.
Confidiamo che il problema della sussistenza di obsolete correlazioni presenti ancor oggi nelle norme tecniche tra livelli di corrente di corto circuito e corrispondenti cosfi sia recepito e segnalato anche a proposito di un corretto dimensionamento dei quadri elettrici e degli interruttori, automatici e non, che li equipaggiano.
A dirla in maniera soft mi permetto di affermare che favorire la sicurezza a costo zero ( segnalazione del problema !! ) sia legalmente un atto immediatamente dovuto per un ente preposto a garantirla. Il fatto che costi significativi si debbano affrontare per migliorare la situazione non giustificherebbe una pesante assenza del CEI nel segnalare la possibile diffusa presenza di realizzazioni pericolose. L'inserzione nel testo della norma CEI 64-8 di articoli simili a quello introdotto per i condotti sbarra inducono i tecnici a ben considerare un rischio, per la mia esperienza, sconosciuto alla gran parte degli installatori.