domenica 30 novembre 2008

Quale sicurezza ? Norma CEI 81-10, CHI VERIFICA LA NECESSITA' DEL PARAFULMINI ? n.1

Sembra assurdo ma in Italia di questioni fondamentali relative alla sicurezza, quale quella di garantire che la necessità di prevedere o meno l'adozione di cautele per la protezione contro i fulmini, sia studiata/prevista da persone altamente competenti, non richiama l'attenzione di nessuno.
Si potrebbe facilmente dimostrare come tale funzione dovrebbe essere svolta da tecnici competenti iscritti ad albi professionale. Valgono in proposito gli articoli anche a mia firma usciti nel passato sulle riviste nazionali di impianti elettrici e le mie lettere di denucia pubblicate con grande grande fatica sulla rivista ufficiale dell'Associazione Elettrotecnica ed Elettronica Italiana, nel passato come anche nel presente anno ( AEIT maggio 2008 ).
La verifica di cui si tratta viene oggi eseguita, ad essere buoni, nell'80 % dei casi da persone che usano pedissequamente i programmi resi disponibili dal mercato, che non conoscono bene i fondamenti sui quali la norma complicatissima si fonda e che non hanno tempo, di solito, per alcun approfondimento.
Il risultato è un prodotto di serie e scadente che di regola implica per le aziende importanti investimenti, ma spesso impropri, come di contro il mancato riconoscimento di situazioni più pericolose di quanto la norma ufficiale stessa non riconosca ( vedasi l'errore nella norma CEI 81-10 denunciato nel numeo di maggio 2008 della rivista AEIT ).
Si chiede ai responsabili nazionali delle leggi e dei provvedimenti sulla sicurezza e agli ordini professionali di adoperarsi affinchè in tutta generalità anche la verifica della necessità di adottare misure di protezione contro le scariche atmosferiche, oltre che il progetto di tali misure, sia prerogativa esclusiva di tecnici competenti, iscritti nei relativi albi professionali.
Torneremo sull'argomento e attendiamo il contributo dei colleghi.

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