lunedì 10 novembre 2008

- CEI 0-4, ERRORE GRAVE? NESSUN CONTROLLO?

Ho letto su un importante portale elettrico alcune note sullanorma CEI 0-4/1, ovvero "la stirpe del documento normativo".Il titolo : "Documenti CEI normativi e non normativi - Parte 1: Tipi, definizioni e procedure" (Prima edizione - 1998).Pare si dia tra l'altro la definizione di "Norme CEI". Eccola : "Sono documenti normativi elaborati, approvati e pubblicati dal CEI che forniscono, per uso comune e ripetuto, regole, linee direttrici o caratteristiche, per attività o loro prodotti, mirati ad ottenere un livello d’ordine ottimale in un dato contesto tecnico. Essi dettano prevalentemente prescrizioni e prescrizioni alternative condizionate. Possono contenere raccomandazioni e/o commenti. Le norme CEI, in base all’equivalenza logica della legge 186/68, possiedono il rango di legge".L'ultima frase, che io non condivido, e che ho evidenziato in grassetto, costituisce a mio avviso un grave errore.L'errore nasce da una credenza diffusa, quanto errata e poco formativa, che fa comodo a molti, in particolare all'ambiente dei normatori, i quali acquisiscono così impropriamente uno status, cui non hanno proprio diritto.Tutti sappiamo che seguire le norme CEI è condizione sufficiente, ma non necessaria per concretizzare la regola d'arte.Se la frase riportata in grassetto è presente nel testo normativo quanto di seguito riportato deve essere riferito al CEI e alla sua organizzazione.L'autore/gli autori non hanno capito il senso della legge 186/68? L'autore/gli autori sanno cosa vuol dire equivalenza logica? Dove hanno letto che le norme godono di tale proprietà in riferimento alla legge? Un fatto del genere sta a significare che il CEI non si avvale di persone all'altezza del compito affidato. Ad essere generosi e a pensare che si sia trattato di una svista ( può essere, capita a tutti ) dobbiamo comunque concludere che non esiste un controllo efficace dei contenuti che vengono approvati. E' ciò è più grave. Ciò è ancor più grave se dimostreremo che il fatto si ripete.Al mio studio si chiede oltre che la competenza l'ISO 9001. Presso il CEI come possono passare errori grossolani e vistosi su concetti fondamentali, come quello che ho evidenziato?Non posso credere che quanto ho letto sia scritto nel documento normativo. Forse è il caso di controllare.In ogni caso quanto ho letto testimonia la vastità della diffusione di un concetto errato, contro il quale poco niente si fa per combatterlo.

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